Descrizione
Durata: 30/12/2020 – 30/05/2021
Come noto la classificazione dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi è stata innovata nel 2014 con la pubblicazione della Decisione (UE) 955/2014 e del Regolamento (UE) 1314/2014. Le due norme, nello stabilire i criteri di classificazione dei rifiuti e di assegnazione della caratteristiche di pericolo per i rifiuti individuati da codici specchio, hanno, tuttavia, lasciato uno spazio interpretativo per colmare il quale, nel 2017, il Sostituto Procuratore Generale della Cassazione ha posto alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea una serie di quesiti. Le risposte giunte con sentenza nel 2019 hanno precisato criteri, compiti e responsabilità in merito alla classificazione dei rifiuti. Contemporaneamente sono state pubblicate anche le Linee Guida sulla classificazione dei rifiuti da parte di SNPA. Il corso si propone quindi di richiamare, con la dovuta sinteticità, i principali contenuti della sentenza della Corte Europea, di fare il punto sull’approccio da seguire per classificare i rifiuti e richiamare l’attenzione sul contenuto di un fondamentale documento che è il “certificato di classificazione” che non può essere visto come un semplice elenco di parametri scollegati dal processo produttivo. Infine, un cenno alle responsabilità del produttore, del chimico che firma una classificazione e alla responsabilità amministrativa in capo a persone giuridiche, società ed enti nell’ambito della classificazione di rifiuti.
È rivolto a Chimici, Biologi, Tecnici della prevenzione, Responsabile del Regulatory Affairs, Responsabile Igiene Industriale, Responsabili tecnici, Consulenti aziendali, Responsabili ed Operatori del Servizio Prevenzione e Protezione RSPP, della Qualità, Ambiente e Sicurezza, della Logistica, della Sicurezza dei Prodotti, dell’Igiene Industriale, Tecnici di laboratorio
- Inquadramento normativo sulla classificazione dei rifiuti
- I codici specchio dopo le sentenze della Corte di Giustizia UE del 28/03/2019 e della Cassazione Penale 21/11/2019 n 42788
- La delibera del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente 61/2019: Approccio metodologico per la classificazione di rifiuti
- Esempio procedurale per l’attribuzione del codice EER e delle HP ai rifiuti pericolosi (nota: riq. 2.1)
- Le indicazioni di SNPA sul contenuto minimo dei giudizi di classificazione
- Esempi di classificazione rifiuti – CASI DI STUDIO
- Cenni alle responsabilità: del produttore dei rifiuti e del chimico che effettua la classificazione dei rifiuti.
- La classificazione dei rifiuti e il D.Lgs. 231/2001: Cenni alla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e degli enti.
L’attivazione del corso con rilascio di crediti ECM avverrà esclusivamente al raggiungimento del numero minimo di partecipanti.